
La giornata internazionale della felicità
Una riflessione sul ruolo della felicità nella nostra vita e nel mondo.
Mercoledì 20 Marzo è la Giornata Internazionale della felicità: una giornata stata istituita dall'assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2013 con lo scopo di ricordarci non solo che la felicità sia importante per il nostro benessere ma anche per il suo ruolo nella ricchezza di un Paese. Questo perchè troppo spesso la rilevanza al prodotto interno lordo come indice di prosperità di una Nazione, spinge a dare priorità al benessere economico a discapito di felicità e benessere.
Negli ultimi decenni sono state proposte e sviluppate nuovi indicatori del benessere effettivo di una nazione. Da oltre 10 anni, l'agenzia di ricerca Gallup, con l'Oxford Research Centre, la UN Sustainable Development Solutions Network, e la redazione di World Happiness Report stilano una classifica delle nazioni più felici al mondo. Nel 2023 l'Italia si è classificata al 33° posto dopo Arabia Saudita, Estonia e Spagna, e prima di Kosovo, Cile, e Messico, mentre Finlandia, Danimarca, e Islanda risultano essere le nazioni più felici.
L'Happiness Index include:
Reddito pro capite;
Aspettativa di vita;
Generosità;
Supporto sociale;
Libertà;
Corruzione.
Questi fattori possono dare una indicazione più realistica e diretta della qualità della vita percepita. Un indice del benessere e felicità come questo può quindi indicare se e quanto i cittadini di una nazione siano effettivamente soddisfatti e stiano bene.
Allo stesso tempo, nazioni come il Regno Unito e la Francia hanno cominciato ad esplorare la possibilità di sviluppare valutazioni della qualità della vita prendendo ispirazione dal Bhutan. Questo paese è stato il primo al mondo ad aver sostituito al PIL la Felicità Interna Lorda (FIL): una misura utilizzata per valutare il successo delle politiche pubbliche oltre a fornire un riscontro relativo ai livelli reali di benessere pubblico.
Sicuramente, l'Italia, come altre nazioni, sono sistemi più complessi rispetto al Bhutan (basti solo considerare che la popolazione è di poco meno di 800.000 abitanti) e ci sarebbero delle valutazioni e modifiche da fare. Ma affiancare misure come quella del FIL al PIL potrebbe aiutare a comunicare, almeno a livello simbolico, che la felicità e il benessere dei propri cittadini sono importanti. In altre parole, bisognerebbe domandarsi: quali sono i valori promossi con l'adozione di un indice piuttosto che di un altro?
E tu? Cosa ne pensi?